Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani ha risposto al question time per fare chiarezza sul trasferimento di migliaia di correntisti da Intesa Sanpaolo al nuovo servizio di banca digitale Isybank.
Sono già 300.000 i clienti di Intesa Sanpaolo trasferiti a Isybank, nel 2024 diventeranno 4 milioni. Non è stata una vera e propria scelta, almeno non per molti. Gli utenti infatti hanno scoperto all'improvviso di essere stati spostati sulla banca digitale. È arrivato solo un avviso in app che non è stato notato. In realtà Intesa Sanpaolo aveva dato la possibilità di negare il passaggio a Isybak fino al 30 settembre, alcuni clienti, però, si sono accorti del trasferimento solo dopo la data. Molti hanno accusato la banca di usare la tecnica del silenzio assenso, per far passare in sordina una manovra che molti clienti avrebbero negato. Ora il caso Isybank è diventato anche oggetto di un'interrogazione parlamentare. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, ha risposto al question time presentato da Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, per fare chiarezza sul trasferimento dei clienti di Intesa Sanpaolo.
"In questi giorni Bankitalia ha ricevuto diversi esposti relativi ai trasferimenti”, ha spiegato Ciriani in Parlamento, secondo i clienti la banca avrebbe dovuto concedere più tempo per rinunciare al trasferimento. Ha poi aggiunto che il ministero dell'Economia e delle Finanze (Mef) non era stato informato preventivamente dello spostamento di migliaia di correntisti di Intesa Sanpaolo alla banca digitale. "Banca d'Italia ha chiesto a Intesa Sanpaolo conferma di aver dato comunicazioni adeguate alla clientela da trasferire, di aver proposto la possibilità, per coloro che non si riconoscono nella categoria della clientela digitale, di non essere trasferiti, e di consentire il rientro in Intesa Sanpaolo", ha spiegato Ciriani. “Bankitalia ha anche raccomandato Intesa Sanpaolo di curare attentamente la comunicazione con la clientela".
Cosa cambia per i clienti trasferiti a Isybank
Isybank infatti fa parte dello stesso gruppo di Intesa Sanpaolo, eppure ci saranno alcune differenze che potrebbero creare problemi ai clienti. Non ci sarà infatti una filiale sul territorio e l'operatività potrà essere gestita solo attraverso l'app mobile. "Isybank è nata per soddisfare le esigenze dei clienti già prevalentemente digitali", ha spiegato Intesa Sanpaolo a Fanpage.it. E infatti i clienti scelti per il passaggio sono i correntisti, che non frequentano spesso le filiali fisiche della banca. Sono state invece escluse le persone con più di 65 anni, i clienti con giacenze finanziarie superiori a 100.000 euro o quelli che hanno effettuato più di 10 operazioni in filiale nell'ultimo anno.
Dal 16 ottobre i primi trasferimenti a Isybank da Intesa Sanpaolo: cosa cambia per Iban e carte
Il passaggio avverrà in automatico e non saranno invece trasferiti mutui, prestiti, e cassette di sicurezza. Quindi se i clienti dovranno svolgere operazioni legate al prestito bisognerà rivolgersi all'app di Intesa Sanpaolo, per la gestione ordinaria, per esempio fare un bonifico, sarà necessario aprire l'applicazione di Isybank. Le carte di credito e debito di Intesa Sanpaolo invece rimarranno valide fino alla scadenza o allo smarrimento, solo in seguito saranno sostituite con carte Isybank. L'accredito dello stipendio invece sarà trasferito in modo automatico sul nuovo conto.
fonte: Fanpage - A cura di Elisabetta Rosso - Link
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