Tassi Euribor manipolati: il caso sta montando progressivamente negli ultimi giorni, portando con sé dibattiti, confronti ed opinioni discordanti, soprattutto in riferimento alle conseguenze sui mutui e sull’eventualità di potenziali rimborsi.
Tutto nasce dalla sentenza n. 34889 del 13 dicembre 2023 con la quale la Cassazione ha stabilito il diritto al rimborso relativamente agli interessi pagati su mutui a tasso Euribor stipulati tra il 2005 ed il 2008: finestra temporale nella quale è stata accertata,nel 2013, una manipolazione dell’indice da parte della Commissione Antitrust Europea.
In sostanza è stato rilevato una sorta di “cartello” tra alcune fra le principali banche europee (Barclays Bank, Deutsche Bank, Société Générale e Royal Bank of Scotland) finalizzato ad alterare i tassi di interesse e, di conseguenza, il pagamento di somme indebitamente richieste poiché calcolate su indici manipolati.
Operazione che, inoltre, non si limita ai soli istituti citati, ma viene posta in essere anche da altre banche.
Applicando nella fattispecie concreta la sentenza della Cassazione, la Seconda Sezione civile della Corte d’Appello di Trieste, con ordinanza del 24 gennaio 2024, ha disposto la nomina di un consulente tecnico, volta a ricalcolare le prestazioni di dare avere tra le parti, facendo leva, nello specifico, alla nullità della clausola di determinazione del tasso del finanziamento, calcolato sulla base dell’Euribor manipolato.
Una decisione che ha scatenato una discussione animata, soprattutto in ambito giuridico, e basata principalmente su un aspetto: la nullità dell’Euribor in sé può inficiare l’intero contratto in quanto indice non trasparente?
In realtà l’aspetto da considerare è un altro, ossia che la sentenza della Corte non basa la decisione sulla trasparenza ma sul fatto che la scarsa trasparenza ha determinato la manipolazione del tasso e, conseguentemente, un’alterazione dell’intero mercato.
Di questa situazione che si è venuta a creare non ne hanno beneficiato solo le banche facenti parte del “cartello” ma tutti gli istituti che hanno operato in quegli anni in una situazione finanziaria alterata.
La manipolazione dei tassi ha avuto effetto pertanto sui mutui e sui prestiti accesi prima, durante e dopo il periodo temporale 2005-08.
Un altro elemento da prendere in considerazione, ai fini di un eventuale rimborso, è la mancanza di certezza e trasparenza nello stabilire che il contratto venga regolato in ordine agli interessi dal tasso Euribor. Poiché la trasparenza nel diritto finanziario va sempre tutelata, il cliente è tenuto a sapere in anticipo cosa e quanto dovrà pagare su un contratto sottoscritto, una garanzia che pende sempre in capo alla banca, obbligata ad informare a monte l’utente, anche attraverso la sottoscrizione di liberatorie.
A cura di: Simona Tenentini - &MAGAZINE - Diritto Economia e Cultura