ANNO XII - &MAGAZINE - 

Pac, fondi pensione, Pir: fare una scelta consapevole.

Pac, fondi pensione, Pir: fare una scelta consapevole.

Investire è un’azione complessa, comporta opportunità ma anche rischi. Richiede una conoscenza base e aggiornamenti continui nonché l’interazione con consulenti e soggetti intermediari, che devono essere della massima affidabilità.

Esistono strumenti interessanti anche per coloro che non dispongono di un elevato capitale iniziale da investire, ma vogliono costruirlo nel tempo, accantonando una parte dei propri introiti.

A tale scopo, è fondamentale conoscere i vari prodotti e individuare i più adatti alla propria situazione. Vediamo i principali.

Il PAC (Piano di Accumulo) è un piano di investimento programmato mediante versamento periodico di un importo stabilito per un periodo di tempo predeterminato. La gestione degli strumenti finanziari, affidata agli OICR (Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio), si differenzia in base al numero di rate, al totale di rate previste e all’importo versato inizialmente. Normalmente il PAC può essere sospeso o revocato in qualsiasi momento. Poiché l’acquisto è effettuato a prescindere dalle condizioni di mercato sia favorevoli che sfavorevoli, il rischio è assai ridotto e lo sono anche ovviamente i rendimenti. Rappresenta, in sostanza, uno strumento di accantonamento progressivo del risparmio, a basso rischio e basso rendimento. In fase di scelta, comunque, è possibile scegliere la linea di  investimento ritenuta più adatta e un orizzonte temporale più ampio, così da poter ottimizzare rischi e rendimenti.  La tassazione è attualmente del 26% sulla plusvalenza ottenuta dai rendimenti finali. Il PAC è una soluzione di investimento sempre valida, ma soprattutto in questo momento di forte volatilità e incertezza dei mercati, permette al risparmiatore di applicare una strategia efficiente evitando il fattore emotività.

Il FONDO PENSIONE (che può essere aperto o chiuso), sebbene come modalità sia simile al PAC, in quanto si accantonano somme periodicamente e per un periodo di tempo prestabilito, ha una finalità ben precisa: creare una pensione complementare a quella prevista per legge. Proprio per questo, non si può attingere dal capitale investito prima di 8 anni dalla sottoscrizione ( solo in caso di spese mediche impreviste è possibile derogare a questa regola). Fiscalmente può essere portato in deduzione dal reddito imponibile fino al massimo di 5.164,00 euro. Al raggiungimento dell’età pensionabile, si può decidere per una rendita vitalizia e reversibile ai beneficiari designati o per una liquidazione parziale e rendita vitalizia del  residuo.

Il PIR (Piano Individuale di Risparmio) è lo strumento di investimento più recente. Pensato per sostenere le piccole e medie imprese italiane, è riservato a persone fisiche residenti in Italia e offre agevolazioni fiscali molto interessanti. Si tratta di un contenitore di prodotti finanziari ma, a differenza dai PAC e FONDO PENSIONE, dove sostanzialmente è l’investitore insieme al proprio consulente finanziario che decide le caratteristiche dei prodotti che comporranno il suo progetto di investimento, presenta caratteristiche ben precise.

  • investimento costituito da almeno il 70% (il restante 30% del portafoglio non ha vincoli) da strumenti finanziari (azioni, obbligazioni, ecc.) emessi o stipulati da imprese con sede legale in Italia o in Europa, ma con stabile organizzazione in Italia, di cui il 30% (corrispondente al 21% dell’investimento totale) in imprese non presenti nell’indice FTSE MIB, società quindi di piccole e medie dimensioni.
  • Massimo importo che si può investire ogni anno 30.000,00 euro per un massimo di 5 anni e un importo totale non superiore a 150.000,00 euro.
  • Per beneficiare delle agevolazioni fiscali (attualmente: nessuna tassazione sul reddito generato dall’investimento, nessuna imposta di successione) , l’investimento deve durare almeno 5 anni.

Il PIR, in un’ottica di medio-lungo termine, può essere un ottimo strumento per valorizzare il proprio investimento e contestualmente contribuire a sostenere le PMI italiane, sulle quali si basa fortemente l’economia italiana.

Poiché, come riporta il sito della CONSOB, “investire non è un gioco”, la conoscenza finanziaria di base e l’individuazione di un consulente fidato sono basilari per poter intraprendere un percorso di investimento sereno, scegliendo e costruendo il progetto più adatto alle nostre specifiche esigenze e alla nostra disponibilità finanziaria.

 


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